A Baku la fortuna sorride ad Hamilton. Decisiva la safety car
Ansa
Al volante con Pino Asaro (p.asaro@lubital.ca)
Lewis Hamilton ha vinto un elettrizzante Gran Premio dell’Azerbaijan caratterizzato da forature, collisoni, safety cars, e tanta fortuna almeno per lui e per chi ne è uscito indenne al termine dei 51 giri.
Gara da fiato sospeso dal primo all’ultimo giro per i tanti colpi di scena le cui “vittime” principali sono stati Bottas e Vettel. Di fatto Vettel, partito dalla pole position, ha confermato il suo stato di forma e la bontà della sua Ferrari. Il tedesco ha preso il largo su Hamilton, Bottas e le Red Bull di Verstappen e Ricciardo. Premessa: Baku è un circuito cittadino i cui muretti non perdonano il minimo errore. Quindi il caos dalle retrovie non si è fatto attendere fin dal primo giro, tra ruotate e collisioni. Uno degli “scontristi” è stato Raikkonen, partito dalla sesta posizione, che non è riuscito ad evitare Ocon con la Force India che ha finito la sua gara contro il muro a parte le forature e pezzi di alettoni sparsi su diversi tratti. Inevitabile la prima safety car per agevolare lo sgombero dei rottami.
Alla ripresa delle ostilità Vettel allunga su Bottas ed Hamilton ed è in totale controllo della gara sino al suo primo stop al 31° giro per l’unica sosta prevista. A differenza di Hamilton che si era fermato 4 giri prima di Vettel, Bottas decide di mantenere la sua leadership e tirar dritto. Al 40° giro, colpo di scena quando le due Red Bull fanno entrare in scena ancora una volta la safety car in seguito al tamponamento di Ricciardo ai danni di Verstappen in pieno rettilineo d’arrivo a 340kmh. Con il divieto di sorpasso, per Bottas i giochi sono fatti. Può così procedere al cambio gomme senza perdere la posizione di testa. Alla seconda ripartenza, con la pista finalmente sgombera, mancano 3 giri. A Vettel che segue Bottas come un ombra, alla fine del lungo rettifilo non rimane altro che tentare il tutto per tutto con una staccata violenta verso l’interno della Mercedes. Purtroppo a Vettel la manovra non riesce. Addirittura retrocede al quarto posto, dietro Hamilton e Raikkonen e, in difficoltà con le gomme, viene superato anche da Perez con la Force India.
Ma i colpi di scena non finiscono qui. Ad un giro dalla bandiera a scacchi, esplode la gomma posteriore destra sulla Mercedes del leader Bottas, costringendolo al ritiro. A vincere è così Hamilton davanti a Raikkonen e ad un sorprendente Sergio Perez. Vettel si deve accontentare del quarto posto e subisce il sorpasso da parte di Hamilton di 4 punti in classifica generale. Decisamente grande delusione in casa Ferrari con Vettel che continua a non raccogliere i frutti delle sue performance, vedi Cina e Baku. Ancora una volta viene tirata in ballo la strategia del pit rispetto alla Mercedes. Azzeccata la decisione di lasciare Bottas a difendere la posizione di testa in attesa di una sempre probabile safety car a Baku. Stratagemma puntualmente verificatosi. Al quinto posto è finito Carlos Sainz sulla rinata Renault, il quale nei primi giri si è tolto il lusso di precedere le Red Bull.
Al sesto posto il monegasco Charles Leclerc, la grande promessa segnalata ad inizio d’anno da chi scrive, laureato della Ferrari Academy, al volante della Sauber Alfa Romeo. Seguono in ordine Alonso con la McLaren, il “nostro” Lance Stroll con un gara senza sbavature, Vandoorne con la McLaren ed infine l’inglese Hartley su Toro Rosso al suo primo punto in carriera.
I commenti
In sala stampa Hamilton si è cosi espresso: «È vero non pensavo che ce l’avrei fatta. È stata una vittoria davvero emozionante, il team ha fatto un lavoro eccezionale e Valtteri avrebbe meritato di vincere. Anche Vettel ha fatto un lavoro eccezionale. Non me l’aspettavo, ma non abbiamo mai mollato».
E Vettel ha così giustificato la manovra su Bottas: «Non credo che fosse troppo esagerato rischiare quell’attacco», si difende Vettel «perché il margine c’era. Dopo è facile parlare, ma lì a 330 orari non hai troppe alternative, anche perché a sinistra non c’erano riferimenti e e destra avevo Hamilton: ho preso l’interno e lo spazio c’era, però ho bloccato le gomme e perso la posizione. È stato un momento sfortunato, dopo ho dovuto cedere pure a Perez e sono finito fuori dal podio».
L’incidente tra i due piloti Red Bull era nell’aria già dalle prime battute. Addirittura all’11° giro i due si sono presi a ruotate, fortunatamente per loro senza conseguenze. A mio avviso Verstappen è ancora il maggior imputato per la catastrofe di Baku. L’olandese ne ha combinate di tutti i colori nel bloccare il suo compagno di scuderia Ricciardo, più veloce di lui.
Dura la reazione dello stato maggiore della Red Bull nei confronti dei due piloti. La direzione ha chiesto espressamente ad entrambi di porgere le dovute scuse a tutto il personale del team. Prossimo appuntamento il Gp di Spagna, domenica 13 maggio, circuito di Catalunia.
CLASSIFICA PILOTI
L. Hamilton (Mercedes) p. 70
S. Vettel (Ferrari) p. 66
K. Raikkonen (Ferrari) p. 48
V. Bottas (Mercedes) p. 40
D. Ricciardo (Red Bull) p. 37
F. Alonso (McLaren) p. 28
N. Hulkenberg (Renault) p. 22
M. Verstappen (Red Bull) p. 18
S. Perez (Force India) p. 15
C. Sainz (Renault) p. 13
P. Gasly (Toro Rosso) p. 12
K. Magnussen (Haas) p. 11
C. Leclerc (Sauber) p. 8
S. Vandoorne (McLaren) p. 8
L. Stroll (Williams) p. 4
M. Ericsson (Sauber) p. 2
E. Ocon (Force India) p. 1
B. Hartley (Toro Rosso) p. 1
CLASSIFICA COSTRUTTORI
Ferrari p. 114
Mercedes p. 110
Red Bull p. 55
McLaren p. 36
Renault p. 35
Force India p. 16
Toro Rosso p. 13
Haas p. 11
Sauber p. 10
Williams p. 4
Latifi sul podio a Baku nella gara sprint di F2
Nicholas Latifi, pilota di riserva della Force India, e nipote del nostro Isidoro Russo, è finito terzo nella gara sprint di F2 a Baku. Podio strameritato per Nicholas partito dalla seconda fila e andato subito in testa alla prima curva. Alla fine ha dovuto accontentarsi di un rispettabile terzo posto, il suo primo podio al secondo weekend di gare dopo Baharin. Al podio nella gara sprint di domenica va aggiunto il quinto posto nella gara di sabato. La Formula 2 è la categoria da dove emergono i migliori talenti da promuovere in F1, come i vari Leclerc, Gasley, Hartley ecc. A Nicholas e alle famiglie Latifi e Russo i nostri migliori auguri.