Il bilancio della stagione della F1
Al volante con Pino Asaro
Calato il sipario di uno tra i più noiosi Gran Premi del 2017. Nel deserto di Abu Dhabi, sul futuristico circuito di Yas Marina, Valtteri Bottas ha scritto la parola fine, con un bel punto esclamativo, grazie ad una netta vittoria, la sua terza del 2017 e della carriera.
Il finlandese della Mercedes non ha lasciato scampo al compagno di scuderia Hamilton, il quale ha dovuto accontentarsi del ruolo di gregario. La vittoria di Bottas è stata costruita fin dalle qualifiche con una strepitosa pole position ma è stata agevolate soprattutto da una partenza perfetta grazie alla quale si è subito impadronito del comando per poi mantenerlo fino alla bandiera a scacchi. Da parte sua, Hamilton ha vivacizzato il finale con una bella rimonta su Bottas, ma nulla ha potuto contro il finlandese, ed ha dovuto accontentarsi della seconda piazza.
Sul terzo gradino del podio è finito Vettel, grazie ad una gara senza infamia e senza lode. La sua Ferrari ha dato subito l’impressione di non avere il passo delle Mercedes e che l’unico risultato possibile a cui puntare fosse per l’appunto il terzo posto. Inspiegabile la performance di Raikkonen, giunto quarto al traguardo ma finito con uno scarto imbarazzante di oltre 45 secondi da Bottas. In questo circuito detto “amico” delle Rosse, la Ferrari c’è stata ma non c’è stata ai fini della prestazione. Mai vista quest’anno una Ferrari così lontana dalle Mercedes. Se si considerano gli oltre 19 secondi di distacco tra Vettel e Bottas, viene spontaneo chiedersi: cosa è successo dall’ultimo Gran Premio del Brasile vinto da Vettel?
Un’altra stagione deludente
A credere il tedesco della Ferrari, quest’ultimo appuntamento doveva essere un’occasione per dimostare che la Ferrari dopo il Brasile aveva trovato la forma giusta per finire in bellezza un anno deludente. Anno iniziato con le premesse che fosse quello del riscatto. Invece nonostante le 5 vittorie e l’illusione di un titolo dato quasi per scontato dopo la spettacolare vittoria a Montecarlo siamo qui a raccontare di un fallimento dovuto agli errori in pista come nella gestione, costati fin troppo cari.
Per onor di cronaca, Verstappen è finito alle spalle di Raikkonen quinto, con Hulkenberg sesto nonostante una penalità scontata ai box. Le due Force India di Perez e Ocon sono finite rispettivamente settima e ottava seguite, al nono posto, da Alonso. A completare la top ten, il brasiliano Massa che ha chiuso la sua carriera con la F1.
Quindi un altro campionato è passato alla storia con Hamilton Campione del Mondo per la quarta volta, la Mercedes ancora Campione tra i Costruttori e per Vettel e le Rosse la magra consolazione di un secondo posto in entrambi i titoli.
Complimenti agli organizzatori per una presentazione ed un finale pirotecnico tra i più stravaganti che io abbia mai visto. Concludo ringraziando voi tutti cari lettori e lettrici per il tempo e l’attenzione che date a questa rubrica, invitando voi tutti a inviare in vostri commenti a pinoasaro@gmail.com.
CLASSIFICA FINALE PILOTI
L. Hamilton (Mercedes) p. 363
S. Vettel (Ferrari) p. 317
V. Bottas (Mercedes) p. 305
K. Raikkonen (Ferrari) p. 205
D. Ricciardo (Red Bull) p. 200
M. Verstappen (Red Bull) p. 168
S. Perez (Force India) p. 100
E. Ocon (Force India) p. 87
C. Sainz (Toro Rosso) p. 54
N. Hulkenberg (Renault) p. 43
F. Massa (Williams) p. 43
L. Stroll (Williams) p. 40
R. Grosjean (Haas) p. 28
K. Magnussen (Haas) p. 19
F. Alonso (McLaren) p. 17
S. Vandoorne (McLaren) p. 13
J. Palmer (Renault) p. 8
P. Wehrlein (Sauber) p. 5
D. Kvyat (Toro Rosso) p. 5
CLASSIFICA FINALE COSTRUTTORI
Mercedes p. 668
Ferrari p. 522
Red Bull p. 368
Sahara Force India p. 187
Williams Mercedes p. 83
Renault p. 57
Scuderia Toro Rosso p. 53
Haas F1 Team p. 47
McLaren Honda p. 30
Sauber F1 Team p. 5