(NoveColonneATG) Roma – «È stato un anno incredibile per me. A partire dal ritorno in Champions col Milan. Poi il Campionato Europeo che è stato incredibile. Abbiamo dato gioia a tutti gli italiani e a noi stessi. Sono senza parole ripensando a quell’emozione indescrivibile»
Così ha iniziato il suo discorso Gianluigi Donnarumma, universalmente conosciuto come Gigio, mentre stringeva tra le mani il trofeo Yashin, assegnato al miglior portiere dell’anno nel corso della cerimonia per la consegna del Pallone d’Oro 2021 – vinto dal suo compagno di squadra Leo Messi per la settima volta – svoltasi a Parigi la sera del 29 novembre.
Il giovane, appena ventiduenne, attualmente titolare del Paris Saint-German, può anche vantare un altro importante risultato: quello di chiudere la classifica della top ten dei migliori calciatori maschili, classificandosi più in alto di alcuni suoi compagni di squadra azzurri, come Chiellini e Bonucci.
Ad aver contribuito all’assegnazione del premio è stata la prestazione del portiere nel corso degli Europei 2020, durante i quali ha garantito numerose vittorie agli azzurri; decisivo è stato il suo apporto nella partita finale dove, respingendo i rigori di Sancho e Saka, ha portato l’Italia a conquistare il campionato. Grazie a questo, il ventiduenne è stato premiato miglior giocatore del campionato mentre, sempre nello stesso anno, è stato votato come miglior portiere della serie A per la stagione 2020-21.
Il premio Yashin è arrivato a conclusione di una stagione molto intensa per Donnarumma, il quale si è trasferito dal Milan, squadra che l’ha visto crescere, al Paris Saint-German.
Il passaggio al team parigino, pur non inaspettato, è stato un duro colpo per molti dei tifosi rossoneri, data la lunga esperienza del portiere tra le fila della loro squadra: nel 2013, ancora quattordicenne, si trasferì da Castellamare di Stabia, città nella quale è nato nel febbraio del 1999 e dove ha mosso i primi passi sul campo da calcio nella scuola Club Napoli, a Milano, per giocare nelle giovanili del Milan.
Poco prima di compiere i sedici anni passa alla prima squadra come terzo portiere e, da questo momento, Donnarumma è diventato una figura cardine, venendo promosso l’anno successivo a primo portiere – vantando anche il titolo di più giovane titolare di sempre nella storia del Team – e arrivando a collezionare più di 200 presenze in Serie A, durante le quali ha più volte salvato i suoi compagni di squadra dalla sconfitta.
Con il passaggio al PSG, Donnarumma ha dovuto rinunciare sia ad essere primo portiere, sia alla fascia da capitano, che aveva indossato durante il suo ultimo anno a Milano, ma nonostante questo sembra essere molto fiducioso nel futuro; rispondendo al conduttore della serata di premiazione, Didier Drogba, ha infatti affermato che: «Sono ancora molto giovane, ho ancora tanto da fare e da imparare. Questo premio è il frutto del lavoro quotidiano, dei piccoli dettagli che ogni giorno costruisco. Devo continuare così».