Puntare sul turismo delle radici, definire una strategia. Tre i punti chiave: promozione all’estero, guide per promuovere le regioni italiane e percorsi di preparazione per gli operatori.
ItaliaChiamaItalia – Luigi Maria Vignali, direttore generale per gli Italiani all’estero della Farnesina, intervenendo, il 4 marzo scorso, alla presentazione del master di I livello in “Progettazione e gestione dei viaggi delle radici” dell’Università della Calabria, ha detto: “Stasera una grande idea, quella del turismo delle radici, si concretizza attraverso la presentazione di questo master: uno degli assi centrali della strategia di promozione del turismo delle radici”.
L’idea del turismo delle radici, spiega Vignali, è quella di “attirare gli italiani all’estero e gli italo-discendenti nei propri Paesi di origine, attraverso un viaggio emozionale che porti alla scoperta delle proprie radici”. Un’idea che però secondo Vignali “non può rimanere uno slogan, ma deve concretizzarsi in azioni precise di una strategia turistica: ecco perché abbiamo convocato un tavolo tecnico sul turismo delle radici che ha messo insieme attori diversi per cercare di dare un contenuto definito alla strategia”.
Tre i punti chiave: promozione all’estero, guide per promuovere le regioni italiane e percorsi di preparazione per gli operatori. Fuori i confini nazionali l’impegno del ministero degli Esteri è promuovere questo settore “anche approfittando della nostra rete diplomatico-consolare, che insieme agli Istituti italiani di cultura potrà veicolare e amplificare il messaggio”, sottolinea il dg per gli Italiani all’estero.
Le guide sono uno strumento utile a chi vuole venire in Italia: “Ne abbiamo già prodotte due, ognuna presenta quattro regioni italiane”, prosegue Vignali soffermandosi infine sull’importanza di un’azione coordinata. “Questa tipologia di turisti già esiste ma noi vorremmo che non fossero isolati e che diventasse invece una strategia organizzata. Ci vuole un percorso di preparazione degli operatori sui territori, e anche all’estero, che offrono i pacchetti. In questo tipo di solco si inserisce questo master”.
Il turismo delle radici è anche “una realtà economica importante in vista della ripresa” sottolinea Vignali ricordando che in epoca pre-Covid il settore coinvolgeva 10 milioni di visitatori l’anno e 4 miliardi di euro tra proventi diretti e indotto.
Il master “Progettazione e gestione dei viaggi delle radici” è quindi “un perno per far decollare il turismo delle radici e la Calabria ne ha tutte le potenzialità perché ci ha creduto come progetto accademico” e come “investimento in un settore nuovo turistico potenzialmente molto redditizio. La Regione è tra le prime ad averci creduto. Sono sicuro che il master sarà mutuato anche da altre università come un’eccellenza”, conclude Vignali.