A colloquio con Francesco Vaccaro, insegnante di yoga
di Francesca Sacerdoti – sacerdoti.francesca@gmail.com
Abbiamo contattato Francesco (Frank) Vaccaro, insegnante di yoga e professionista del settore, per un suo parere in merito a questo particolare periodo che stiamo vivendo e ad alcuni consigli pratici per la nostra salute fisica e mentale, anche per ovviare alla recente ri-chiusura delle palestre e per aiutarci a leggere ciò che sta accadendo attraverso un’altra prospettiva.
Francesco insegna yoga da 10 anni al quale affianca anche altre attività come il pilates ed i massaggi orientali. Tanti corsi professionali alle sue spalle con istruttori di rilievo quali per esempio l’australiano Mark Darby.
«Sono molto coinvolto in quello che si chiama movement culture. Mi piace trovare diversi modi di muovermi, di aprire il mio corpo e di mantenerlo fresco. Dunque non sono fisso su di un’unica idea. Infatti, molte persone non ne sono a conoscenza ma la parola yoga significa to yoke o to stick together (essere assieme attaccati) riferendosi alla mente, al corpo ed all’anima.
Ed infatti puoi veramente farlo in ogni cosa. Se qualcosa ti rende felice, e ti rende soddisfatto, connesso nel momento, con i piedi saldi, stai praticamente facendo yoga. Dunque qualsiasi cosa che riesca a connetterti è parte della pratica yoga».
Una prospettiva diversa
«Tutto ciò che accade – afferma Francesco condividendo la sua opinione in merito alla situazione attuale ed a cosa la pandemia sta provocando – ha un lato positivo ed uno negativo. Ho visto un video interessante sulla legge dell’attrazione e per poter attrarre qualcosa che tu vuoi, la prima fase è quella di perdere qualcosa. Dunque adesso in un certo senso noi abbiamo perso molto. Penso che molto di quello che sta accadendo porterà delle gravi ripercussioni economiche come la salita dell’inflazione o la chiusura di molti business; tutto ciò potrebbe diventare un vero problema generazionale.
Dall’altro lato però, forse il mondo che stavamo creando non era così buono come vogliamo ammettere: consumavamo troppo, spendevamo soldi che non avevamo; le nostre interazioni erano molto superficiali in un certo senso. Non sono felice che le persone vivano nella paura di non essere in grado di avere la loro paga mensile, ma allo stesso tempo c’è come un risveglio e la gente può trarre molto da questo risveglio: questi sono tempi per esplorare se stessi, è il tempo che se si è arrabbiati con le persone a casa si può cercare di capirne il perché e cercare di sviluppare delle relazioni più sane.
Abbiamo tutte queste informazioni su internet. Ciò che non va bene – continua – è quando questa situazione si usa come una scusa per non fare nulla e per lamentarsi». In una situazione difficile come questa Francesco invita a guardare a quegli aspetti positivi, ed a prenderci cura, per esempio, dei nostri desideri; qualcosa che abbiamo sempre voluto fare, come anche un semplice corso di salsa, di approfittare e di farlo utilizzando per esempio i tanti video YouTube di professionisti disponibili in rete. Dunque un tempo in cui dare anche la priorità ad interessi che abbiamo rimandato.
L’importanza del movimento
«Molta dell’energia fisica che stagna proviene dal fatto che usiamo solo il nostro cervello e che lo usiamo in modo negativo. È come se molta energia – spiega in merito all’importanza di fare dell’attività fisica – rimanesse bloccata dal collo, Dunque, per avere una buona connessione corpo–mente si ha bisogno di distribuire questa energia attraverso il corpo. Deve essere come una relazione dove l’energia è in grado di muoversi liberamente attraverso il corpo e la mente. Se stiamo seduti senza fare nulla ci intossichiamo con tutte le notizie che ci circondano, perché ci concentriamo sulle cose negative attorno a noi. Mentre quando il tuo corpo inizia a muoversi liberamente anche i tuoi pensieri fanno lo stesso e la connessione mente-corpo viene ristabilita. Un’atra ragione per la quale è importante muoversi è perché se non ci muoviamo molte tossine vengono a svilupparsi e molte di esse trovano la loro strada verso il cervello. Dunque, muoversi, sudare, respirare profondamente aiutano a disintossicare il corpo». Frank suggerisce proprio di iniziare dal respiro, da un’attività che tutti possono fare: «Iniziare semplicemente con la respirazione perché si può fare ovunque. La respirazione è un canale di eliminazione. Dunque, partire con 5 secondi di inalazione, ed altrettanti di espirazione, fino a diventare sempre più consapevoli e connessi con il nostro corpo, per cominciare ad espellere quelle tossine fisiche ma anche mentali che ci affliggono.
Per contattare Frank Vaccaro per lezioni e/o consigli: Facebook @Frank Vaccaro – Istagram @dragonflowyoga
