Aise – L’Italia ha ottenuto un nuovo prestigioso riconoscimento da parte dell’UNESCO che poco prima di Natale ha iscritto “Cerca e cavatura del tartufo in Italia: conoscenze e pratiche tradizionali” nella “Lista rappresentativa del Patrimonio Culturale Immateriale”.
“Grande soddisfazione” è stata espressa dal Ministro degli esteri Luigi Di Maio, secondo cui la decisione del Comitato riconosce il valore di uno straordinario patrimonio di conoscenze e pratiche tradizionali trasmesse oralmente nelle campagne di molte regioni del nostro del paese.
La nuova iscrizione porta a 15 il numero di elementi italiani iscritti nella Lista del Patrimonio immateriale, su un totale di più 600. Dopo l’iscrizione la scorsa estate dei Portici di Bologna, dei cicli pittorici della Cappella degli Scrovegni a Padova, di Montecatini Grande SPA d’Europa nella Lista dei Siti del Patrimonio Mondiale UNESCO e dopo l’elezione, il 25 novembre scorso, del nostro Paese al Comitato per il Patrimonio Mondiale dell’Organizzazione, il risultato – sottolinea il Maeci – conferma ulteriormente la posizione di primo piano che l’Italia riveste in seno all’UNESCO e l’ottimo gioco di squadra del sistema-Paese, che ha visto coinvolti, con la Farnesina, la Rappresentanza Permanente d’Italia presso l’UNESCO, il Ministero della Cultura e un ampio ventaglio di realtà locali che hanno promosso la candidatura.