La figura paterna nella storia dell’arte

17:51 19 Giugno 2020

Gian Carlo Biferali   –   info@biferalifineart.com

In occasione della Festa del papà di domenica 21 giugno è per me un piacere presentarvi alcuni artisti che con il loro talento hanno messo in risalto la figura del padre. Alcuni di loro hanno dipinto più di un ritratto per onorare una persona molto importante nella loro vita. Ho selezionato un numero ristretto di artisti. Questi pittori, a mio avviso, hanno saputo, attraverso la loro arte, non solo cogliere i tratti del volto ma anche quelli della loro anima. Buona festa del papà a tutti!

Pierre-Auguste Renoir (1841-1919)

Nacque a Limoges, in Francia. Suo padre, Léonard, era un sarto di limitate risorse finanziarie. Nel 1844 la famiglia Renoir si trasferì a Parigi. La loro abitazione, situata nel centro di Parigi, era in prossimità del Museo del Louvre. Pur avendo un talento naturale per il disegno, era più dotato per il canto. Incoraggiato dal suo insegnante, Charles Gounod, maestro del coro della Chiesa di San Rocco, Renoir prese delle lezioni di canto. Tuttavia, a causa delle precarie condizioni finanziarie della famiglia, fu costretto, all’età di tredici anni, ad abbandonare le lezioni di musica per lavorare come apprendista in una fabbrica di porcellane. Renoir esegui il ritratto di suo padre settantenne, con un’espressione molto seria, con lo sguardo diretto sullo spettatore con uno stile molto realistico.

 

Paul Cézanne (1839-1906)

Nacque ad Aix-en-Provence. Suo padre, Louis Auguste Cézanne (1798–1886), fu il cofondatore della “Banque Cézanne et Cabassol”. Il giovane Cézanne ebbe un rapporto molto difficile con il padre poiché quest’ultimo avrebbe voluto che egli diventasse un banchiere come lui, di conseguenza non approvava la sua professione d’artista. Paul approfittò comunque dell’agiatezza della famiglia che, a differenza di molti altri artisti, gli assicurava una sicurezza finanziaria.

Albrecht Dürer (1471-1528)

Dopo alcuni anni di scuola, Dürer iniziò a imparare le basi dell’oreficeria e del disegno da suo padre. Giovanissimo manifestò un talento precoce nel disegno. All’età di quindici anni entrò come allievo nello studio del più importante artista di Norimberga, Michael Wolgemut (1435-1519).

Dürer, considerato il massimo esponente della pittura tedesca rinascimentale, ammirò moltissimo l’arte italiana. Il padre dell’artista, Albrecht Dürer il vecchio, (1427–1502) un orafo ungherese trasferitosi a Norimerga nel 1455 fu il soggetto di numerosi ritratti di suo figlio.

 

Renato Guttuso (1911-1987)

Renato Guttuso, venne alla luce a Bagheria in provincia di Palermo. Fu un pittore e politico che dimostrò prestissimo la sua inclinazione alla pittura. Influenzato dal passatempo del padre e dalle frequenti visite allo studio del pittore Domenico Quattrociocchi (1872-1941) iniziò giovanissimo, aveva solo tredici anni, a datare e firmare i suoi quadri.

Adolescente frequentò lo studio del pittore futurista Pippo Rizzo (1897-1964) e gli ambienti artistici palermitani. Nel 1928, appena diciassettenne, partecipò alla sua prima mostra collettiva a Palermo. La sua arte, legata all’espressionismo, fu caratterizzata anche dal forte impegno sociale, che lo portò anche all’esperienza politica come senatore del Partito Comunista Italiano per due legislature. Renato Guttuso ha eseguito numerosi ritratti di suo padre, Gioacchino Guttuso (18651940), geometra e acquarellista dilettante.

Ritratto del padre, il Cavalier Gioacchino Guttuso”, 1930, Museo d’arte contemporanea Renato Guttuso, Bagheria

 

 

 

 

 

 

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