Pubblicata anche dal Corriere della Sera, da Il Fatto Quotidiano, da Tribune Juive e dal sito web della Treccani nell’articolo “L’Europa e la pandemia: parole di presidenti a confronto”, l’opera d’arte “E guarirai da tutte le malattie.. ed io, avrò cura di te”, di Giovanni Guida, è diventata virale.
Ispirata al testo del brano “La cura” del cantautore Franco Battiato, il lavoro di Guida, giovane artista nato ad Acerra (Napoli) e attualmente residente a Cesa, un paese in provincia di Caserta, nasce come un vero e proprio augurio all’Italia ed al mondo intero.
Su uno sfondo di un cielo oscuro è rappresentato Dio che, spalancando le braccia con un gesto solenne e perentorio, smaterializza la struttura molecolare del Covid-19 per impedirne la proliferazione ed evitare così la sua diffusione sull’Europa e sulla terra, raffigurata nel registro inferiore della composizione. L’Onnipotente, ispirato all’affresco “La Creazione degli astri” di Michelangelo Buonarroti, presente nella Cappella Sistina, è colto da un vento impetuoso, simbolo della potenza divina, che gonfia i panneggi del suo mantello: con la mano è pronto a disgregare questa nuova piaga dell’umanità con l’aiuto della corte angelica fluttuante. Questo gesto genera una nuova vita e ci insegna a sublimare tutte le condizioni negative per trarre da esse un insegnamento. L’opera vuole essere un augurio all’umanità per sconfiggere la pandemia e riscoprire i limiti dell’uomo e il valore della comunità.
Il “grattage”
Il lavoro è stato realizzato con la tecnica del “grattage”, una tecnica della pittura surrealista che consiste nel “grattare”, con l’ausilio di alcune lame affilate (quasi come se fossi un chirurgo), la pittura ancora fresca stesa sulla tela. «La mia indagine – spiega l’artista – penetra la “pelle” della pittura, fino ad arrivare al fondo delle sue viscere e, nella frammentazione luminosa del colore, deve riuscire a catturane l’intima essenza».
Arte e Covid-19
«In questo periodo di solitudine, paura e smarrimento – aggiunge Giovanni Guida – cerco di sublimare questo male così terribile comunicando un messaggio di speranza e conforto. Un vero e proprio augurio all’umanità affinché possa sconfiggere il virus, riflettere sui limiti e sulle potenzialità dell’uomo e riscoprire il valore della comunità. L’artista non può rimanere insensibile davanti a questa tragica pandemia che sta affliggendo l’intero pianeta mettendo in pericolo la vita di milioni di esseri umani, causando ogni giorno moltissime vittime. L’artista non può e non deve fermarsi in questo momento. Il suo compito- conclude – è quello di aiutare a distruggere tale virus, soprattutto attraverso la potenza generatrice della propria arte».