Arte e spettacolo
16:27pm3 Aprile 2019 | mise à jour le: 3 Aprile 2019 à 18:35pmReading time: 4 minutes

Borrkia, Calliari e il rock and roll all’italiana

Borrkia, Calliari e il rock and roll all’italiana
Stefano Toncelli, in arte “Borrkia” e Marco Calliari

Venerdì 12 aprile, le mura della Casa d’Italia vibreranno a ritmo di rock and roll quando Stafano Toncelli, in arte “Borrkia”, fondatore della “Borrkia Big Band”, salirà sul palco insieme al suo amico e complice musicale Marco Calliari.

Presentata dall’Istituto Italiano di Cultura di Montréal, in collaborazione con “Les Production Casa Nostra” (la casa di produzione di Marco Calliari), lo “Studio 88 Swing”, “l’Associazione Aeffe” e la Città di Volterra (Stefano è nato a Saline di Volterra, una frazione, di circa 1000 anime, di Volterra, in provincia di Pisa), la serata, oltre che musicale, sarà anche danzante visto che lo Sudio 88 offrirà prima del concerto, dei corsi gratuiti di rock and roll.
Ma perché questo curioso soprannome di Borrkia? A spiegarcelo è lui stesso durante una simpatica chiacchierata intorno ad un tavolo a casa di Franca e Mario Calliari, i genitori di Marco, dove Stefano è ospite durante la tournée, a sottolineare un’amicizia nata già da qualche anno sull’asse Italia-Québec.

«È un soprannome venuto fuori diversi anni fa quando lavoravo in fabbrica. C’era un tipo che chiamava tutti con la parola “borchia”. In Toscana si usa molto dare dei soprannomi alle persone. Io iniziai ad usarlo per chiamare in quel modo anche i miei amici e loro, di rimando, fecero la stessa cosa. Da quel momento, eravamo intorno al 2005, è nato “Borchia” al quale ho aggiunto però una erre e la kappa perché, visto che avevo iniziato a fare musica, mi sembrava più in sintonia con quello che suonavo. Il mio primo disco l’ho firmato proprio con il nome di “Borrkia” ed è così che è nata anche la “Borrkia Big Band” che tra l’altro, anche se in formazione ridotta, si è esibita lo scorso anno alla Settimana Italiana.

Pur essendo un chitarrista – racconta Stefano-Borrkia – ho fatto parte per diversi anni come batterista del gruppo “Il Maniscalco Maldestro”. Poi nel 2010 la grande svolta; non volevo più essere identificato come batterista e ho deciso di lasciare la fabbrica per dedicarmi alla musica, di tornare alla chitarra e di mettere in piedi la “Borrkia Big Band” un gruppo sulla scia delle grandi “big band” degli anni ’50, in stile Chuck Berry, vero pioniere del rock and roll. All’inizio facevamo solo “cover” ma poi ho iniziato a scrivere le mie canzoni. Così è nato quello che potrei definire un “country rock and roll all’italiana” in quanto le mie canzoni, pur sfruttando ritmi musicali più americani, sono scritte tutte in italiano e sorprendentemente si adattano molto bene a questo genere, suscitando anche l’interesse di chi, come il pubblico del Québec, non è abituato ad ascoltare il rock and roll in italiano. Inoltre – continua Borrkia che avrebbe dovuto fare la tournée non con la band ma con il chitarrista dei “Modena City Ramblers” Francesco Moneti che purtroppo, per motivi familiari, non è potuto partire – le mie canzoni sono goliardiche, molto autoironiche. Sono cosciente di essere un personaggio buffo e simpatico e gioco molto su queste tematiche».

La tournée di Borrkia sarà dunque un po’ più “intima”. A lui si affiancheranno, di volta in volta, dei musicisti prontamente forniti dal suo amico Marco Calliari, e Marco stesso. Proprio l’assenza di Francesco Moneti ha costretto gli organizzatori a rivedere un po’ la formula «ma sempre di rock and roll si tratterà», precisa Stefano.

Collaborazioni sull’asse Italia-Québec

Stefano e Marco si sono conosciuti in Italia nel 2007. Partecipavano entrambi ad un concerto della band fiorentina Bandabardò. «Iniziai a seguirlo – spiega Borrkia – costatando che anche lui, come me, collaborava con un altro gruppo, I Matti delle Giuncaglie. Così l’ho invitato a suonare allo Zanzibar, un locale del mio paese e da lì è nata un’amicizia che mi ha portato fino al Québec dove lo scorso anno ho vissuto su scena dei momenti bellissimi e tutto questo lo devo proprio a Marco».

«Ho iniziato a suonare in Italia nel 2004 – racconta Marco – quando uscì il mio primo album “Che la Vita”. Mi capitò un contatto in Puglia, feci una tournée, poi conobbi la Bandabardò, i Matti, Andrea Fornai che lavora come manager e così via. Da lì sono nate delle collaborazioni e si è aperta la strada delle tournée tra il Québec e l’Italia. Ogni anno – conclude Marco che anche quest’anno sarà il portavoce ufficiale della Settimana Italiana – la “famiglia” artistica si ingrandisce e le collaborazioni aumentano». La strada è aperta, la musica riduce le distanze e abbatte le frontiere.

Le date della tournée di Borrkia

• Rouyn-Noranda, 5 aprile
• Mont-Laurier, 6 aprile
• Warwick, 7 aprile (Érablière Aux petits plaisirs)
• Terrebone, 9 aprile
• Aylmer, 10 aprile
• Val-David, 11 aprile
• Montréal (Casa d’Italia, ore 19:00), 12 aprile. Biglietti (15$ in prevendita e 20$ all’ingresso): https://www.epasslive.com;

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