Dal 2 al 10 marzo, in coincidenza con la settimana delle vacanze scolastiche, è in programma la 22ma edizione del Festival internazionale del film per bambini di Montréal (FIFEM).
In cartellone centinaia di film d’animazione, lunghi e cortometraggi provenienti da tutto il mondo. Alcuni di essi saranno presentati in prima mondiale, nordamericana e canadese in diversi cinema di Montréal: Cinéma Beaubien, Cinéma du Parc e Cinéma du Musée des Beaux-Arts.
Al festival parteciperà anche un film d’animazione italiano “Léo da Vinci: missione Monna Lisa”, opera del regista d’origine trevigiana Sergio Manfio, molto apprezzato non solo per la realizzazione di cartoni animati ma anche come autore televisivo e teatrale, attore, scrittore e studioso di comunicazione audiovisiva per l’infanzia.
Il film narra le avventurose vicende del giovane Léo (Leonardo da Vinci, di cui quest’anno ricorre il 500mo anniversario della morte) che vive a Vinci, in Toscana, alle soglie del Rinascimento, insieme ai suoi amici Lorenzo e la bella Lisa di cui è segretamente innamorato senza ancora saperlo.
Ma un giorno succede qualcosa a Lisa e allora gli amici partono alla sua ricerca imbattendosi in una serie di rocambolesche avventure fra tesori da trovare, pirati da evitare e invenzioni da sperimentare. Un cartone animato coloratissimo, appassionante e divertente, che però nel profondo dà una lezione che non conosce età: non smettere mai di inseguire i propri sogni, come ad esempio quello di volare, perfino quando sembrano impossibili, e di sperimentare sempre, sfidando i propri limiti.
Una sfida da pazzi!
A proposito delle difficoltà incontrate per relizzare un film di questo genere il regista Sergio Manfio ha detto: «Produrre un film d’animazione è una sfida complessa, al limite della pazzia. Non tanto per i problemi economici, sicuramente rilevanti, ma per le difficoltà artistiche, tecniche e organizzative che bisogna superare per crearlo. Se parliamo di cinema “normale”, se hai una buona sceneggiatura, un buon regista e degli attori ispirati puoi girare un film eccellente in cinque settimane. Nel settore dei cartoni animati, invece, è necessario creare un squadra composta da centinaia di artisti e tecnici che per tre anni vive con un unico obiettivo: rendere possibile un sogno.
Nel primo giorno di riprese non c’è niente. Non ci sono “location” o attori, solo un pezzo di carta bianca o uno schermo vuoto, tutto deve essere inventato. I personaggi devono essere creati e saper disegnare non è sufficiente, devi definire anche il loro carattere, cosa pensano, come si comportano, cosa amano, cosa li fa soffrire e soprattutto come si relazionano tra loro. Devi creare il mondo in cui vivono, inventare tutti gli oggetti che usano e devi far sembrare che questo mondo non sia inventato ma vivo e credibile. Per fare questo serve oltre che l’abilità artistica anche una straordinaria abilità tecnico-operativa. E se ti accorgi che un dettaglio stona con il resto, devi ricominciare tutto da capo. Quindi: solo i matti possono fare un cartone animato ma coloro che li fanno non possono essere pazzi!»
INFO-FESTIVAL
“Léo da Vinci: missione Monna Lisa” sarà proiettato sia in francese che in inglese. Per i biglietti, gli indirizzi, il dettaglio degli orari, della programmazione e delle altre attività inerenti al Festival consultare il sito: www.fifem.com; info@fifem.com; tel. 514-967-8893.