(NoveColonneATG) Roma – Nel giorno in cui l’informazione mediatica è stata fagocitata dalla cattura del superlatitante Matteo Messina Denaro, è forse passata quasi sottotraccia la notizia di una grave perdita per il mondo dello spettacolo italiano, che si trova a piangere Gina Lollobrigida, scomparsa il 16 gennaio scorso all’età di 95 anni.
Gina Lollobrigida, nata a Subiaco, in provincia di Roma, il 4 luglio 1927, non è stata solo una donna di straordinaria bellezza (partecipò a Miss Italia, classificandosi al terzo posto), ma anche un’attrice capace di far innamorare e sognare il mondo intero. Letteralmente. La Lollo, infatti, ha lavorato con artisti del calibro di Vittorio De Sica, Mario Monicelli e Pietro Gelmi, ha vinto sette David di Donatello, ha girato oltre sessanta pellicole, tra cui “La donna più bella del mondo”, “Venere imperiale” e “Buona Sera, Mrs. Campbell”.
Fu diva non solo in Italia ma anche negli Stati Uniti, dove conquistò il Golden Globe nel 1961 con “Torna a settembre”, accanto a niente meno che Rock Hudson. La cosa curiosa di un’attrice di questo calibro fu che il suo primo successo non arrivò né da Cinecittà né da Hollywood, bensì dalla Francia: nel 1952, infatti, recitò in “Fanfan la Tulipe” con Gerard Philipe.
Il capolavoro dei capolavori? “Pane amore e fantasia” di Luigi Comencini nel 1953; così come, pure, il fortunato seguito, sempre in coppia con Vittorio De Sica, che le valse il soprannome di “La Bersagliera”.
Purtroppo, però, la sua vita ebbe anche non poche turbolenze, soprattutto in campo affettivo. La più celebre e forse più recente di queste avvenne nel 2006, quando annunciò l’intenzione di sposarsi con l’imprenditore Javier Rigau, più giovane di lei di 34 anni, dopo una relazione tenuta segreta per più di vent’anni. La notizia divenne uno scandalo, quando Rigau dichiarò una frequentazione con Lollobrigida già nel 1976, ossia quando lui aveva solo 15 anni. Dopo lo scoppio dello scandalo, l’imprenditore dichiarò la fine del fidanzamento con un comunicato del suo avvocato.
Tra le curiosità della sua vita, anche il fatto che, probabilmente per omaggiare le sue forme generose, in Francia si utilizzi spesso l’espressione “lollobrigidien”, per indicare una strada o un’altura piena di curve. Inconvenienti, o forse piccole bizzarrie, dell’essere una diva consegnata all’eterno.