La Marca: il riconoscimento delle patenti di guida Italia-Québec. Nissoli: la carta d’identita elettronica

18:49 1 Agosto 2022

Non si registrano passi in avanti sul fronte del riconoscimento reciproco delle patenti di guida Italia-Québec

Aise – «A distanza di cinque anni dall’avvio dei rapporti tra il Governo italiano e quello della Provincia del Québec per la definizione dell’Intesa tecnica per la conversione delle patenti di guida, non si registrano passi in avanti e ipotesi temporali riguardanti la conclusione delle trattative. Il prolungarsi dell’iter procedurale sta accrescendo il disagio e il risentimento in una platea sempre più larga di italiani residenti in Québec e di cittadini quebecchesi residenti in Italia, le cui aspettative ad oggi sono andate deluse, come testimoniano le decine di email che ricevo ogni settimana».

Queste le decise parole dell’on. Francesca La Marca, deputata eletta in Nord e Centro America con il Pd. «Si tratta – ha aggiunto la deputata dem – di cittadini costretti a cimentarsi ogni giorno con grandi difficoltà. Per molti di loro, oltretutto, prendere la patente del paese di residenza, sostenendo l’esame in una lingua diversa dalla propria, rappresenta un ostacolo insormontabile. Per queste ragioni, nonostante le numerose sollecitazioni avanzate a livello istituzionale e i diversi interventi parlamentari di questi ultimi anni, ho presentato una nuova interrogazione in Commissione Trasporti».
Con l’interrogazione indirizzata al Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili (Mims), l’on. La Marca ha chiesto di sapere: quali siano gli ostacoli tecnici che ancora impediscono di arrivare alla conclusione dell’Intesa; se le autorità quebecchesi abbiano fornito riscontri alla richiesta di chiarimenti necessari per la prosecuzione dei negoziati avanzata dalla Direzione Generale per la Motorizzazione, per i servizi ai cittadini e alle imprese in materia di trasporti e navigazione; entro quali tempi si pensa di portare a conclusione il protocollo di intesa con il Québec. Nell’atto ispettivo, inoltre, si chiede al Ministro se ritenga di adottare iniziative volte ad avviare i contatti con le altre maggiori Province del Canada, come l’Ontario e la British Columbia.

 

La carta d’identita elettronica per gli iscritti AIRE

«Con l’arrivo dell’estate – ha scritto recentemente in un comunicato l’on. Fucsia Nissoli Fitzgerald, deputata di Forza Italia eletta in Nord e Centro America – molti connazionali tornano in Patria per trascorrere le vacanze nei luoghi d’origine, un fatto importante anche per l’economia italiana visto che queste persone contribuiscono ad alimentare i consumi e quindi la ripresa economica dopo le chiusure dovute al Covid.

L’on. Fucsia Nissoli Fitzgerald

Questi connazionali, soprattutto quelli provenienti dai Paesi fuori dall’Unione europea, una volta nei comuni di origine vorrebbero approfittare per rinnovare i documenti di identità ed in particolare la Carta di Identità Elettronica (CIE).

Ora questo non è ancora possibile negli uffici anagrafici dei Comuni italiani nonostante il fatto che il 18 giugno del 2019 la Commissione esteri della Camera dei deputati avesse approvato una Risoluzione, a mia prima firma, in cui si impegnava il Governo “a consentire ai nostri connazionali la possibilità di presentare domanda di rilascio della Cie presso il comune di iscrizione Aire, durante il loro soggiorno in Italia, secondo le istruzioni governative agli Uffici anagrafe dei comuni”.

Sono passati ben tre anni e niente è cambiato! Chiedo che il Governo ottemperi alle indicazioni del Parlamento e consenta il prima possibile ai nostri connazionali residenti nei Paesi extra Ue di ottenere la Carta di Identità Elettronica in Italia».

 

 

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