Nel quadro del festival dei fumetti (Festival BD) di Montréal svoltosi dal 27 al 29 maggio scorso, Anna Maria Apuzzo, ha presentato il suo nuovo fumetto dal titolo “Ma famille è travers l’art”.
A 12 anni Anna Maria, che oggi è vicino alla sessantina, ha iniziato a soffrire di disturbi mentali, in particolare di schizofrenia paranoide: «Andare a scuola – spiega l’autrice del libro – era diventato un vero problema. Gli insegnanti venivano a casa per cercare di non farmi perdere l’anno scolastico ma per me era veramente difficile concentrarmi e seguire le lezioni.
Ho sofferto tutta la mia vita di questi disturbi. Ancora oggi per me è difficile trovare la concentrazione giusta ma devo dire un enorme grazie alla mia famiglia, che non mi ha mai abbandonata, e agli organismi come “Les Impatients” che, per mezzo dell’espressione artistica, vengono in aiuto alle persone come la sottoscritta. Ho iniziato a frequentare i loro atelier artistici fin dalla loro creazione nel 2009, su consiglio di un assistente sociale. L’arte per me è qualcosa di molto importante, non posso vivere senza di essa e trovo nel fumetto il modo migliore per esprimermi.
I miei soggetti preferiti – spiega – sono la mia famiglia e gli animali, le cose che conosco di più e a cui tengo molto. Per me è essenziale raccontare e disegnare delle storie che mi interessano, che mi fanno avere un atteggiamento positivo e che mi mettono di buonumore. Oltre ai fumetti disegno anche delle cartoline di auguri e faccio dei lavori in ceramica».
Il fumetto “Ma famille à travers mon art” è il risultato di questo straordinario lavoro che unisce un pregevole tratto artistico, un disegno tutto in bianco e nero, fluido, espressivo, ricco di sfumature, a quello umano grazie al quale Anna Maria ci permette di entrare all’interno della sua vita e di quella della sua famiglia, tutti elementi non sempre evidenti per le persone che soffrono di disturbi mentali.
«Non finirò mai di ringraziare – aggiunge Anna Maria – gli organismi come “Les Impatients”, “l’Art-Rivé” di R.d.P. o “l’Alternative”, che con le loro attività, i loro progetti e i loro atelier permettono alle persone come me di avere una vita migliore».
Anna Maria, che è nata a Montréal da papà d’origine napoletana e mamma d’origine casertana, ha già avuto il piacere di vedere delle sue storie pubblicate in opere collettive edite da “Les Impatients”. “Ma famille à travers mon art”, però, è il suo primo fumetto completo, un ulteriore motivo di orgoglio per lei e per “Les Impatients”: «Quando ho visto il libro con i miei occhi – afferma – non potevo credere al risultato, al fatto che finalmente tutto il mio lavoro è stato ricompensato. Sono davvero contenta perché l’arte mi ha salvato la vita!».
Che consiglio può dare alle persone che soffrono di disturbi mentali?
«È una malattia come un’altra. Non è perché sono o siamo malati mentali – afferma – che necessariamente combiniamo guai e siamo violenti. La maggior parte di queste persone, la maggior parte di noi, sono e siamo delle brave persone, ci vogliamo bene e ci sosteniamo a vicenda. A volte sono i pregiudizi della gente a rovinare le situazioni, allora tutto diventa più difficile.
Ma non è perché non abbiamo fatto tutte le scuole che non siamo capaci di fare le cose. A volte, è vero manca la concentrazione, ma non siamo stupidi, allora diventa fondamentale trovare le persone o gli organismi che ti possano aiutare e incoraggiare a scoprire quel talento che magari non si sa di possedere. Per questo voglio salutare tutti coloro che ci lavorano perché spesso fanno la differenza».
Info-libro
Il libro di fumetti “Ma famille à travers mon art” è disponibile presso il negozio de “Les Impatients” all’indirizzo: 100 rue Sherbrooke Est, 4° Montréal; tel. 514-842-1043.
Per informazioni su “Les Impatients”: https://impatients.ca/