Di Gian G.Pollifrone – ggpollifrone@yahoo.ca
Le doti artistiche si possono celare nel cuore e nella mente delle persone d’origine italiana. Scrittrice e docente di inglese, Anna Panunto si presenta con un lavoro teatrale che è insieme una testimonianza autobiografica ed una “confessione” della sua personale visione della vita e dei rapporti umani.
«Io sono di origine italiana – spiega Anna – e questo mi ha molto facilitato nel rapporto con i miei studenti che sono affascinati dalla mia “italianità”. Mio padre aveva un’attività commerciale nel settore delle pellicce, messa in difficoltà dalla svolta animalista dei primi anni novanta. Tuttavia si è riciclato spostando la sua attività verso i materiali sintetici ed ha continuato così fino alla chiusura, dopo oltre 40 anni.
Io, non ho seguito le sue orme, ma ho seguito le mie inclinazioni che sono di natura più romantica e poetica. Io vedo la vita con un senso di nostalgia e di poesia».
Nel 2033 ha pubblicato Eclectics memories, ed altre storie che ha anche fatto tradurre in italiano da Anna Fosci, ed in arabo, con un notevole gradimento da parte dei lettori di entrambe le etnie.
In occasione dell’anniversario della perdita del padre, avvenuta nel 2017, ha deciso di scrivere il suo lavoro teatrale che aveva già in mente da vari anni. Sua papà l’aveva già incoraggiata a trasferire le sue emozioni e la sua filosofia di vita sulla carta. Il primo abbozzo era già stato rappresentato alla radio e a McGill. Ora, 23 anni dopo si è concretizzata con la stesura della pièce che verrà rappresentata il 28 e 29 maggio alla Casa d’Italia con il titolo Were the Heart is:1979, con la regia di Joe Cacchione.
L’autrice ha deciso di mettere in scena la sua filosofia di vita ed i suoi personaggi ne sono la testimonianza. Il loro approccio psicologico, con la loro forza e le loro debolezze, mette in luce quanto c’è di autobiografico nel testo.
«Mio papà è stato mio amico, mio maestro di vita – spiega Anna – mi ha insegnato ad essere aperta, tollerante verso gli altri, pronta ad affrontare le difficoltà che la vita ci pone davanti. Questo mi ha aiutato a formare il mio carattere e a rendermi più forte. Mi diceva sempre di credere in me e di non pormi limiti: non dire mai “io non posso”, invece dì “io posso”. Così sono anche riuscita a scrivere questo lavoro ed lo porterò in scena».
Papà Antonio era fiero di essere italiano così come di essere canadese, era aperto ed amava tutte le culture. In “Were the Heart is:1979”, il protagonista ha proprio la sua personalità, calmo, riflessivo, pronto ad affrontare gli alti e bassi della vita.
Accompagnata da musiche italiane, la pièce teatrale ha la durata di 90’, è interpretata da Carl Ragonese (Antonio), Elizabeth Martineau (Marianna), Micheline Chartier (Liliana), Christopher Giuseppe Casacalenda (Franco), Nathan Chagoia (zio Giancarlo), regia di Joe Cacchione, scenografia di Dante Rossi.
Per informazioni: info@casaditalia.org
La storia
Una storia di famiglia italiana ambientata nel 1979 a Montréal. Marianna Panna, una 19enne esuberante ed eccentrica, sta cercando disperatamente di trovare il suo posto in un mondo in rapida evoluzione. Le tradizioni e le usanze familiari sono allo stesso tempo abbracciate e rifiutate con una tensione incessante tra una madre (Liliana Panna) e il suo unico figlio. Il divario intergenerazionale del tanto disprezzato zio Giancarlo mette Marianna ancora più in contrasto con entrambi i suoi genitori. La presenza del fidanzato Franco, anche lui alla ricerca di un’identità, complica ulteriormente la situazione. Non meno importante, Antonio Panna, uomo molto apprezzato sia dentro che fuori casa. capofamiglia, marito devoto, padre e uomo d’affari con una personalità all’avanguardia che lo mette in contrasto con se stesso e la società. Poi, una tragedia improvvisa che segna Marianna ma, allo stesso tempo, apre la strada al suo destino.
L’autrice
Anna Panunto ha una Laurea in Lettere e una Laurea Magistrale in Educazione, entrambie all’Università McGill. Ha lavorato per 20 anni come insegnante di educazione degli adulti presso l’English Montreal School Board e la McGill University, School of Continuing Studies. È anche una scrittrice freelance che ha pubblicato libri di poesie, racconti ed articoli. Parla tre lingue: inglese, francese e italiano.