Dopo aver analizzato le grandi linee del Festival con il direttore artistico Cristiano De Florentiis, questa settimana vogliamo mettere a fuoco gli elementi base della programmazione montrealese dell’ “ICFF- Fare Cinema” e lo facciamo con Francesco Esposito co-organizzatore della manifestazione insieme all’Istituto Italiano di Montréal e al suo direttore Francesco D’Arelli.
«Quest’anno il Festival del Cinema Italiano Contemporaneo – afferma Esposito – si impreziosisce della collaborazione con le Federazioni e le Associazioni regionali di Montréal e del Québec. L’obiettivo è quello di proiettare sempre più film dove, per un motivo o l’altro (in alcuni casi per le ambientazioni, in altri per la provenienza degli gli attori) le nostre regioni sono riconoscibili e valorizzate. Gli organismi regionali che hanno aderito all’iniziativa, hanno manifestato un grande entusiasmo per l’iniziativa ed hanno selezionato tre ottimi film completamente diversi tra loro.
La Federazione delle Associazioni Molisane del Québec, presieduta da Claudia Panzera, presenterà il film “My Country”, girato tra Chicago, Roma e soprattutto il Molise dal giovane regista e attore italo-americano Giancarlo Iannotta che sarà presente alla proiezione.
Con il Presidente Guido Piccone e tutto il comitato della Famiglia Abruzzese, si è scelto di celebrare lo scrittore John Fante, di cui ricorre il 110° anniversario dalla nascita, con la proiezione di “Wait until spring, Bandini” un film con Joe Mantegna, Ornella Muti e Faye Dunaway tratto dall’opera forse più conosciuta di Fante, originario di Torricella Peligna, in provincia di Chieti.
La Federazione Siciliana, presieduta da Franco Mendolia, ha selezionato “Malamuri”, un film ambientato nella Sicilia degli anni ’50, diretto da Federico Maio, giovanissimo e talentuoso regista di Milazzo».
Documentari e cortometraggi
«Per quanto riguarda gli altri film, alla Cinèmathéque – prosegue – verranno proiettati alcuni film che rappresentano l’eccellenza della produzione cinematografica più recente come “Dogman”, di Matteo Garrone, liberamente ispirato al cosiddetto “delitto del canaro”, un fatto di cronaca avvenuto a Roma nel 1988, interpretato da Marcello Fonte, premiato come migliore attore al Festival di Cannes; “Capri Revolution”, di Mario Martone, ambientato nell’isola campana alle soglie della Prima Guerra mondiale e “Il Primo Re”, di Matteo Rovere, rivisitazione del mito di Romolo e Remo.
Tra i film documentari vi saranno “Samouni Road”, di Stefano Savona, che ha vinto diversi premi importanti tra cui quello del miglior film-documentario a Venezia e “Cinema Grattacielo”, realizzato da Marco Bertozzi che vive a Montréal.
Per quanto riguarda i cortometraggi, da non perdere “I tre compagni di Montréal”, di Giovanni Princigalli e Bruno Ramirez, interamente girato nella nostra città.
Per la prima volta, infine, verrà proiettato, nell’ambito del Festival il film d’animazione, “Leo da Vinci”, di Sergio Manfio che sarà ospite della manifestazione. Vogliamo portare al cinema tutte le generazioni di italiani, una bella occasione per vedere insieme nonni, genitori e figli. Una programmazione – conclude Francesco Esposito – variegata, eterogena che si rivolge a tutti i tipi di pubblico, tanto quello italo-canadese che quello francofono o anglofono».
I cinema di Montréal
Cinemathèque Québécoise (335 boul. De Maisonneuve est)
Cinema Guzzo Lacordaire (5940 boul. des Grandes-Prairies)
Cinema Moderne (5150 boul. St-Laurent)