Quebec
19:21pm9 Agosto 2018 | mise à jour le: 9 Agosto 2018 à 19:21pmReading time: 3 minutes

Il decesso dell’ex ministro John Ciaccia (1933-2018)

È stato una figura di primo piano nel panorama politico del Québec

John Ciaccia

Martedì 7 agosto è deceduto a Beaconsfield  (ovest dell’isola di Montréal), all’età di 85 anni, l’avvocato e uomo politico John (Giambattista Nicola) Ciaccia.

Nato a Jelsi (Campobasso), il 4 marzo del 1933, ed emigrato a Montréal all’età di 4 anni con la mamma Angiolina Sabatino e la sorella Maria (il papà, Pasquale, era già a Montréal), Ciaccia è stato una figura di primo piano della politica provinciale.

È stato deputato liberale dell’Assemblea Nazionale del Québec per ben 25 anni, dal 1973 al 1998, occupando anche diversi incarichi in seno al Governo di Robert Bourassa e di Daniel Johnson.

Laureatosi in Legge all’Università McGill, entra a far parte del “Barreau du Québec” (l’Ordine professionale degli avvocati) nel 1957. Dopo aver praticato la sua professione per qualche tempo inizia a lavorare per il Ministero degli Affari Indiani e del Nord canadese, allora diretto da Jean Chrétien, occupando il posto di sottoministro dal 1971 al 1973, anno in cui viene eletto deputato provinciale di Mont-Royal. Viene rieletto nel 1976, 1981, 1985, 1989 e 1994.

Fa parte del Consiglio dei Ministri durante tutta la durata del secondo governo di Robert Bourassa (1985-1994) in qualità di Ministro dell’Energia e delle Risorse (1985-1989), Ministro delegato agli Affari autoctoni (1989-1990), nel periodo in cui scoppia la “crisi di Oka”, e Ministro degli Affari internazionali (1989-1994).

Nel corso della sua lunga carriera politica John Ciaccia si è occupato a lungo delle questioni relative agli autoctoni ricoprendo, in qualità di negoziatore, un ruolo di primo piano nella stesura della “Convenzione della Baie-James” (1975) che prevede una larga autonomia politica e amministrativa per le comunità autoctone Inuits e del Nord del Québec.

Nel 2000 ha pubblicato il libro “The Oka crisis. A Mirror of the Soul” in cui scrive: «La crisi è stata uno dei momenti più difficili che abbia conosciuto ma il referendum del 1995 (in cui ha militato nelle file del “No” alla separazione del Québec dal Canada) non è stato da meno».

Nel 2015 ha pubblicato “Call me Giambattista. A Personal and Political Journey”, un’opera autobiografica in cui descrive ciò che lo aveva motivato ad entrare in politica. Ciaccia è stato uno dei primi immigrati ad entrare all’Assemblea Nazionale del Québec.

«Sapendo delle abilità di negoziatore di John Ciaccia e delle sue conoscenze in materia di affari autoctoni, fu proprio Robert Bourassa – racconta la deputata Rita De Santis che lo conobbe nel 1978 – a cercarlo personalmente, nel periodo in cui lavorava con Chrétien, per invitarlo ad entrare in politica provinciale. John è stato uno dei costruttori del Québec moderno – ha proseguito la De Santis – un uomo di grandi principi che si è sempre battuto per far valere i diritti degli autoctoni e degli immigrati, essendo lui stesso figlio di immigrati, fiero di essere tanto quebecchese quanto d’origine italiana».

 

 

 

 

 

 

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