Intervista a Stefano Faita che lancia il suo nuovo vino risé biologico
Una cinquantina di prodotti alimentari firmati “Stefano” e quattro ristoranti gestiti con il socio Michele Forgione. Centinaia di trasmissioni televisive dedicate alla cucina e i “gioielli di famiglia” come la Quincaillerie Dante e la scuola di cucina Mezzaluna.
La reputazione di Stefano Faita non data certo da ieri. Per rendere la sua offerta di prodotti alimentari ancora più allettante, Stefano lancia proprio in questi giorni (in vendita nei supermercati dal 13 giugno ad un prezzo compreso tra i 14.99 $ e i 15.49 $) il suo vino rosé che va ad aggiungersi agli altri suoi vini già presenti sul mercato.
Estate, terrazze, è arrivato il momento del rosé?
«Si, in effetti è proprio così. Lo scorso anno – risponde Stefano – abbiamo lanciato tre vini, due bianchi, un Pinot grigio, più leggero, e un Catarratto, un po’ più di carattere; e un rosso, il Nerello Mascalese. Dopo il successo di questi tre vini abbiamo deciso di lanciare anche il rosé perché in fondo la gente ce lo richiedeva. In autunno lanceremo anche un secondo vino rosso, questa volta un po’ più robusto. Penso che in questo modo abbiamo fatto il giro e completato la gamma della nostra offerta di vini. La nostra “stella polare” – spiega Stefano – sono sempre stati i vini italiani. Ci siamo rivolti ad una cooperativa siciliana, la “Colomba bianca”, che riunisce dei produttori locali. Per quanto riguarda i primi tre vini non siamo riusciti ad andare in Italia a causa del Covid e abbiamo scelto tramite dei campioni di vino che ci hanno fatto pervenire a Montréal. Per il rosé e per il prossimo rosso, invece, lo scorso autunno siamo riusciti ad andare in Sicilia, nella zona di Marsala, e abbiamo provato tanti tipi diversi fino a trovare quelli che rispondevano di più al nostro gusto e al gusto del mercato quebecchese.
Dunque si tratta di un rosé fatto con il 100% di uve Nero d’Avola, un vero “coup de coeur”. È fresco, delicato, con un gusto di pesca leggera e pepe bianco. È un vino secco che contiene 2,8 grammi di zucchero al litro e sviluppa 12,5°. È un vino che si può bere da solo, come aperitivo, magari sul bordo della piscina o in riva al lago; con gli amici, al parco, oppure per accompagnare una pasta al limone, un formaggio leggero o dei piatti di pesce (vedi ricetta). È un vino “passpartout” leggerissimo, forse anche “pericoloso” perché la bottiglia – aggiunge Stefano ridendo – rischia di finire presto!»
Come sono stati accolti gli altri vini?
«Molto bene, abbiamo avuto un bel successo! Paradossalmente – spiega – il Covid ci ha “aiutati” perché quando nell’agosto dello scorso anno abbiamo lanciato gli altri vini la gente andava al supermercato a fare la spesa e già che si trovava sul posto prendeva una nostra bottiglia invece che andare anche alla SAQ».
Chef, ristoratore, imprenditore, come riesci a conciliare tutte queste attività?
«Ho una buona squadra! Al punto in cui siamo arrivati – risponde – devi avere gente di cui poterti fidare e che lavora tutta nella stessa direzione e che ha la stessa visione delle cose. Il successo non si fa da soli. Abbiamo 57 impiegati nei ristoranti. Per la linea di prodotti “Stefano” abbiamo iniziato con 3 impiegati, ora sono 6 e presto diventeranno 8. Allora, non è un segreto: lavoro di squadra e passione. Quello che fai ti deve piacere altrimenti non viene bene, il successo viene se fai le cose nel modo giusto!»
Come è venuta l’idea di fare tutti questi prodotti?
«Sono diversi anni che faccio la tv. Sono stato anche portavoce di IGA per 3 anni. Mi chiesero: “Hai mai pensato a fare un prodotto tutto tuo?” All’epoca non era molto popolare farli. Gli chef li facevano negli Stati Uniti ma non qui a Montréal. Allora con il mio socio Michele abbbiamo discusso un po’ e poi ci siamo detti: perché non proviamo? Abbiamo iniziato con la salsa al pomodoro, lanciata il 1° settembre 2017, poi con altre 4 salse e, visto che le richieste c’erano, abbiamo iniziato a fare anche altri prodotti, pasta, olio d’oliva, aceto balsamico, pizze, polpette, tiramisù. La maggior parte di questi prodotti sono fatti localmente ma l’olio d’oliva, ad esempio, o l’aceto, o la pasta, vengono dall’Italia perché la materia prima non si trova qui in Québec. In autunno lanceremo anche altri prodotti come gli affettati e le minestre. Allora possiamo dire che siamo veramente un “blend”: metà Québec, perché siamo nati e viviamo qui, e metà Italia, perché le nostre origini sono italiane. Mia madre – conclude Stefano – viene da San Vittore del Lazio (Frosinone), e mio padre era di Cusago, in provincia di Milano. Mi è sempre piaciuta la cucina del Nord Italia perché quando ero piccolo passavamo molto tempo con la nonna paterna. Mi piacciono molto il burro e la polenta, allora mi puoi chiamare … “polentone!”».
La ricetta: “Salmone alla griglia con pesto siciliano”
Preparazione : 10 min.
Cottura : 20 min.
Porzioni : 4
Ingredienti per il pesto
- 3 spicchi d’aglio
- 125 ml (½ tazza) di mandorle tostate
- 250 ml (1 tazza o circa 35 foglie) di basilico fresco
- 2 a 4 foglie di menta fresca
- 125 ml (½ tazza) di pecorino o parmigiano
- 454 gr (1 lb) di pomodori ciliegini
- 60 ml (¼ tazza) dolio d’oliva extravergine Stefano
- Sale, al gusto
Per il salmone
- 675 gr (1½ lb) di filetto di salmone
- 60 ml (¼ tasse) d’olio d’oliva extravergine Stefano
- Sale e pepe macinato, al gusto
Preparazione
Per il pesto
Con l’aiuto di un robot da cucina, tritare grossolanamente l’aglio e le mandorle. Aggiungere il basilico, la menta, il formaggio, i pomodori e l’olio d’oliva. Frullate fino ad ottenere una purea grossolana. Sale a piacere. Trasferire in una ciotola e mettere da parte.
Per il salmone
- Preriscaldare il barbecue a fuoco medio.
- Oliare leggermente il salmone e condire con sale e pepe a piacere.
- Ungere leggermente la griglia preriscaldata e adagiarvi sopra il salmone, con la pelle rivolta verso l’alto. Cuocere da 6 a 8 minuti su ciascun lato, o fino a quando la polpa è friabile e si sfalda facilmente con una forchetta.
- Disporre il pesce su un piatto da portata, guarnire con il pesto e servire.
Si accorda prefettamente con il mio vino rosé.