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16:30pm1 Marzo 2023 | mise à jour le: 1 Marzo 2023 à 16:30pmReading time: 2 minutes

Odoguardi (MAIE): la fuga dei giovani italiani all’estero è la vera emergenza

Odoguardi (MAIE): la fuga dei giovani italiani all’estero è la vera emergenza
Photo: iStockDa Nord a Sud, è fuga verso l’estero”.

ROMA\ aise\ – “Mentre in Italia ci si occupa spesso della questione immigrazione, il tema legato all’emigrazione degli italiani verso l’estero viene spesso trascurato. Eppure è la vera emergenza. Penso soprattutto alle nuove generazioni. Come Italia formiamo i nostri giovani, investiamo su di loro, assicurando a ragazze e ragazzi un’educazione e una preparazione che pochi altri Paesi possono offrire; ma poi li lasciamo andare via, perché non siamo in grado di offrire loro quanto si meriterebbero”.

A dichiararlo in una nota Vincenzo Odoguardi, vicepresidente MAIE. A indicare la “vera emergenza” ci sono, secondo Odoguardi, tutte le statistiche che “parlano chiaro: da Nord a Sud, è fuga verso l’estero”.

Per portare un esempio il vicepresidente del MAIE ha portato quello della regione Marche, in cui “negli ultimi dieci anni è triplicato il numero dei giovani italiani che hanno deciso di cercare nuove opportunità di vita e di lavoro oltre confine.

In Calabria, poi, è emergenza: secondo il rapporto dell’Istat su Migrazioni interne e internazionali della popolazione residente 2021, è la regione con il maggiore tasso di emigratorietà: si parla di circa otto residenti ogni mille abitanti. Dal Sud si emigra verso Nord, ma sono moltissimi coloro che alla fine decidono di trasferirsi in un altro Paese europeo o persino oltreoceano”.

“Non possiamo continuare così. Vanno create le condizioni – ha aggiunto Odoguardi – per cui un giovane italiano possa essere libero di decidere di restare nella propria terra natale e non obbligato a partire perché a casa propria non vede un futuro. Vanno inoltre trovati nuovi incentivi per poter richiamare in Patria quei tanti cervelli in fuga che oggi lavorano all’estero ma che sarebbero pronti a tornare in Italia, se solo potessero lavorare e guadagnar come lo fanno oltre confine”.

“Come MAIE – ha sottolineato infine il vicepresidente del Movimento Associativo Italiani all’Estero – siamo fortemente convinti che si debba fare di più per garantire un futuro e una buona qualità di vita ai nostri giovani; siamo da sempre in prima linea per portare la nostra visione culturale e politica all’interno del dibattito politico italiano e sui tavoli che contano. Anche su questa questione, lavoreremo per dare il nostro contributo affinchè per le nuove generazioni partire sia solo una scelta e non l’unica alternativa possibile”.

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