G20, Meloni: un successo, Italia attore fondamentale

22:36 17 Novembre 2022

La Prima Ministra Giorgia Meloni al G20 di Bali

(NoveColonne ATG) Roma – “Il G20 di Bali si svolgeva in una situazione complessa, c’erano secondo molti osservatori gli ingredienti fondamentali perché si traducesse in un sostanziale fallimento, e invece mi pare si possa dire che è stato un successo”.

È un bilancio positivo quello che il premier Giorgia Meloni trae il 16 novembre al termine del vertice in Indonesia. Anche per l’Italia e per il suo governo: “L’Italia è stata protagonista di questo G20, c’era attorno a noi molta curiosità e molta attenzione, sicuramente anche per il fatto che l’Italia fosse l’unico paese a essere rappresentato da un capo di stato e di governo donna, e in una nazione in cui ci siamo spesso lamentati per essere fanalino di coda sul tema della partecipazione femminile, ritrovarci a essere una avanguardia è oggi un elemento che fa piacere”.

Ma, precisa Meloni, “non c’era solo l’elemento della novità a creare interesse e curiosità nei nostri confronti. Confesso che non sono riuscita a organizzare tutti i bilaterali che erano stati chiesti, non avremmo potuto fare di più in queste ore, ma credo che l’elemento dirimente sia l’idea di un governo solido, stabile, che dà una proiezione di lungo periodo all’Italia e che rende più facile e interessante immaginare il nostro Paese come un attore fondamentale delle relazioni, come un soggetto con il quale è molto importante relazionarsi”.

Il premier parla pochi minuti prima del bilaterale, posticipato, con la Cina, mentre in precedenza ha partecipato alla riunione con gli Alleati Nato ed europei per verificare quanto accaduto in Polonia e ha avuto incontri bilaterali con il primo ministro canadese Justin Trudeau, quello australiano Anthony Albanese e quello indiano Narendra Modi.

“Credo – ha spiegato il premier – che questo summit sia anche l’occasione per combattere la narrazione ‘occidente contro il resto del mondo’, è anche la ragione per la quale l’Italia si è molto concentrata sui confronti bilaterali con nazioni con le quali c’è meno capacità di incontrarsi”.

 

Il missile

Al centro dei lavori, naturalmente, la guerra in Ucraina e il missile caduto in territorio polacco: “Mi preme dire – sottolinea Meloni – che anche l’ipotesi che sulla Polonia sia caduto un missile non russo ma dell’antiaerea ucraina cambia di molto poco la sostanza dal nostro punto di vista, la Russia sta sistematicamente bombardando le infrastrutture civili ucraine in violazione di tutte le norme del diritto internazionale: il fatto che i bombardamenti al confine da parte russa possano colpire il territorio polacco è un rischio che i russi conoscono bene e che hanno evidentemente reputato di voler correre, quindi la responsabilità di quello che è accaduto per quello che ci riguarda è tutta russa, anche se fosse stato un missile della contraerea ucraina nel tentativo di bloccare il bombardamento criminale sugli obiettivi civili che l’Ucraina continua a subire”.

Meloni ricorda inoltre che nel testo finale “viene inserito un passaggio che noi riteniamo significativo, cioè la condanna dell’aggressione russa nei confronti dell’Ucraina”, mentre il G20 registra anche “il successo del negoziato sul grano, era un punto che ho sottolineato nei miei interventi in plenaria e che ha raccolto anche il sostegno di tutti i leader, Russia compresa, anche questo mi pare un elemento che vale la pena sottolineare”.

 

L’incontro con Biden

Il premier inoltre è tornato sull’incontro con il presidente Usa Joe Biden: “Ci siamo promessi di rivederci molto presto. Gli Stati Uniti apprezzano la coerenza e l’impegno italiano sul fronte del sostegno all’Ucraina” ha affermato Meloni, aggiungendo come Biden abbia espresso “la volontà di rafforzare ulteriormente i rapporti tra Italia e Usa. Abbiamo parlato di energia: gli Usa garantiscono la loro disponibilità alle forniture di gas, ovviamente rimane aperta la questione dei prezzi sulla quale abbiamo trovato un’amministrazione disposta a ragionare con l’Ue per trovare soluzioni per calmierare i prezzi”.

C’è un passaggio, infine, sulla questione migranti: “Abbiamo avuto l’occasione di fare due chiacchiere anche con il presidente del Consiglio europeo Charles Michel, la materia principale è quella dell’immigrazione: credo che quello che è successo nei giorni scorsi dimostri ancora una volta come le soluzioni fin qui individuate non siano le migliori e non siano sufficienti, quindi abbiamo ragionato di come organizzare riunioni per mettere le varie soluzioni sul tavolo, per cercare di collaborare su una materia sulla quale è molto meglio collaborare che stare a discutere”.

 

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