Nata nel 1948, Leonardo, originariamente Finmeccanica S.p.A., è una delle più importanti realtà industriali italiane, tra i primi dieci operatori mondiali nel settore aerospaziale, della difesa e della sicurezza.
Partner affidabile per governi, istituzioni e clienti privati, per i quali realizza progetti dotati di tecnologie all’avanguardia, Leonardo, la cui sede centrale è a Roma, è andata espandendosi nel corso degli anni in tutto il mondo, compreso il Canada, dove è presente da oltre 50 anni con 400 dipendenti altamente qualificati e cinque sedi operative. Sono circa 150 i Paesi nel mondo che utilizzano prodotti, sistemi e servizi forniti da Leonardo.
A capo di Leonardo Canada c’è, dal 2018, Francesco Norante. «Eravamo già presenti in Canada con delle Divisioni poi, proprio a partire dal 2018 la direzione centrale di Leonardo – spiega il presidente Norante – ha pensato di organizzare in maniera più armonica e strutturata il nostro approccio nel Paese anche per poter rispondere meglio alle esigenze imposte dal Governo del Canada in termini di investimenti strategici e per poter, eventualmente, usufruire di certi benefici derivanti da tali investimenti (“Industrial and Technological Benefits”). Si trattava anche di una questione di prossimità in quanto il Governo del Canada preferisce indirizzare le commesse a quei gruppi che hanno una presenza reale nel Paese.
Questa è stata in sintesi la genesi che ha determinato la creazione di Leonardo Canada. Ci siamo, dunque, stabiliti ad Ottawa e da qui abbiamo iniziato a gestire tutta una serie di progetti e di attività in vari settori, sia civili che militari.
Ad esempio, quello con NAV Canada (la società che gestisce i sistemi di controllo del traffico aereo civile in Canada) per l’installazione di nuovi radar ATC (Air Traffic Control) in tutti i principali aeroporti canadesi ed inizieremo proprio dall’aeroporto di Montréal. È un programma a lungo termine, 12 anni di contratto, più la parte relativa al supporto e alla manutenzione delle apparecchiature.
Sempre per quanto riguarda i radar abbiamo un altro importante contratto con Environment Canada per l’installazione, entro quest’anno, di una trentina di radar per le rilevazioni meteorologiche. Visto il clima rigido del Canada sappiamo quanto siano importanti i sistemi di questo tipo. La maggior parte dei radar saranno installati nella fascia nord del Canada, oltre, ovviamente, a tutte le strutture di supporto e manutenzione.
Inoltre, nel 2019 abbiamo ottenuto un contratto da Canada Post per l’installazione, ora terminata, nel Québec, dell’impianto di distribuzione dei pacchi. Un nostro team segue questo progetto che va molto bene. Speriamo di poterlo estendere anche in altre zone del Paese».
Il “core-business”
«Poi – prosegue il presidente – abbiamo tutta la parte relativa ai contratti con il Ministero della Difesa canadese. Poco prima di Natale – spiega – abbiamo firmato quello per i Cormorant Mid-Life Upgrade (CMLU). Fornivamo già alla Difesa la flotta di elicotteri per la parte relativa alla “research & rescue”. Il Governo del Canada ha ritenuto che i nostri elicotteri, nettamente più avanzati dal punto di vista tecnologico, avessero quelle caratteristiche indispensabili per poter svolgere attività di questo tipo anche in condizioni climatiche estreme come quelle che si trovano normalmente nelle zone artiche. Abbiamo ottenuto quindi un contratto per la produzione di 16 elicotteri che gestiamo in partenariato con la Gran Bretagna ma il cui centro logistico, in cui avviene l’assemblaggio e la finalizzazione dell’apparecchio con l’ausilio di vari partner canadesi, si trova ad Halifax. In tutto – prosegue – abbiamo una cinquantina di elicotteri, tra civili e parapubblici, che viaggiano nel Paese come quelli, ad esempio, adibiti ad “air-ambulance” e 5 centri autorizzati che forniscono supporto e manutenzione a tutta la flotta.
Ma non è finita qui perché – aggiunge Francesco Norante – abbiamo in atto una grande campagna che riguarda il “training” per l’aeronautica canadese. Stiamo concorrendo con Babcock, un altro grande gruppo internazionale, inglese ma con una grande componente in Canada, per l’assegnazione di tutto il sistema di “training” e l’acquisizione di tutti i velivoli che servono per l’addestramento della nuova generazione di piloti militari.
Lo scorso anno è stata aperta in Italia, con l’Aeronautica Militare, l’International Flight Training School, una scuola per l’addestramento di piloti stranieri nella base di Decimomannu, in Sardegna, da noi gestita, con i nostri velivoli e la possibilità per i piloti di diverse nazioni di ritrovarsi insieme per condividere tali programmi. Al momento c’è anche un pilota canadese e a luglio ne avremo un altro. L’esperienza maturata da Leonardo in questa scuola all’avanguardia, potrà essere eventualmente esportata anche in Canada che per noi di Leonardo resta un paese strategico in cui vogliamo continuare a crescere in modo organico e sostenibile».
Le collaborazioni
«Per tali motivi – prosegue Norante – abbiamo attivato, soprattutto sul fronte delle tecnologie avanzate, diverse collaborazioni con le università canadesi e con altre aziende e realtà locali, che a loro volta collaborano con il nostro Innovation Center di Roma, puntando su settori come l’intelligenza artificiale, il “quantum computing”, la “mixed reality”, a altro ancora. L’obiettivo è anche quello di creare dei corsi specifici per studenti che potranno poi essere introdotti in Leonardo con competenze specifiche».
Start-up, fornitori e spazio
Nel “mirino” di Francesco Norante c’è anche l’obiettivo di stringere sempre di più delle sinergie con l’Italia e con tutto il gruppo Leonardo. «Sto spingendo – afferma a tale proposito – affinché si creino delle start-up canadesi in modo che poi possano beneficiare della collaborazione con la grande Leonardo. E qui entra anche il discorso della “supply chain” ovvero della catena di fornitori. Leonardo Canada ha tutta una serie di collaborazioni con questi fornitori per un valore di 9 miliardi. Basti pensare, ad esempio a Pratt & Whitney Canada che fornisce i motori per la maggior parte dei nostri velivoli. Diamo lavoro a diverse realtà industriali locali. Il giro di affari e le possibilità che si creano in questo modo sono davvero molte. A proposito di crescita, un altro settore in cui Leonardo Canada cerca di espandersi – continua Norante – è quello dello spazio. Abbiamo crato una partnership con la NorthStar, un’azienda montrealese specializzata in sorveglianza dell’ambiente spaziale che a sua volta fa parte di un consorzio con Telesat per la creazione di satelliti di bassa orbita. Si tratta di satelliti commerciali che faciliteranno, tra l’altro, le connessioni internet nelle zone più remote del Canada.
In base all’analisi di alcuni dati le ricadute, tramite i nostri progetti, sulle piccole imprese canadesi sono in crescita negli ultimi 5 anni e rappresentano quasi 400 milioni di investimenti.
Abbiamo stabilito anche delle collaborazioni con alcune popolazioni autoctone e con degli organismi non-profit come “Orbis” che ha sviluppato un sistema tecnologico che consente, attraverso delle rilevazioni della pupilla, di identificare segnali iniziali di diabete, malattia che costituisce una delle cause principali di mortalità tra le popolazioni autoctone del Canada. Loro – conclude il presidente di Leonardo Canada – hanno un’equipe medica che viaggia attraverso il nord dell’Ontario per fare delle visite a queste comunità non facili da raggiungere viste le distanze. Noi sponsorizziamo questa loro attività e abbiamo iniziato una discussione per vedere e capire se possiamo contribuire con le nostre tecnologie a migliorare tale servizio o altri servizi di questo tipo».
Stefano Somma, ufficio stampa Leonardo
«Credo che il Canada sia un grande interprete di quella che è la “mission” di Leonardo nel mondo ovvero di esportare tecnologia e generare ecosistemi nell’ambito di partnership che si costruiscono e si consolidano nel tempo, anche nell’ambito delle relazioni tra i governi».
Leonardo: un po’ di dati (riferiti al 2021)
Portafoglio ordini: 35,5 miliardi di euro
Ordini: 14,5 miliardi di euro
Ricavi: 14,1 miliardi
13% del fatturato è investito in ricerca & sviluppo