Intervista a Carmine D’Argenio, nuovo presidente della Camera di Commercio Italiana in Canada
Uomo d’affari esperto e ben conosciuto nella nostra comunità, Carmine D’Argenio, presidente e amministratore delegato della BMW MINI Laval, ed ex presidente della Fondazione Comunitaria Italo-Canadese, è stato eletto a gennaio presidente del consiglio d’amministrazione e presidente della Camera di Commercio Italiana in Canada a Montréal (CCIC). D’Argenio succede all’imprenditore Emmanuel Triassi che è deceduto nell’aprile dello scorso anno lasciando un grande vuoto nella nostra comunità e nel mondo degli affari.
Abbiamo chiesto al signor D’Argenio di parlarci di questo suo nuovo incarico.
Quale è stata la sua prima reazione alla nomina?
«Per me la Camera – risponde il neopresidente – è sempre stata molto importante; ne sono membro da molti anni, facevo (e faccio) parte del consiglio d’amministrazione ed ho collaborato all’organizzazione di alcuni eventi di promozione delle eccellenze enogastronomiche come, ad esempio, dei Gala di alta gastronomia con degli Chef stellati Michelin. La CCIC fa parte dell’Assocameraestero, ovvero dell’Associazione delle Camere di Commercio Italiane all’Estero, una rete capillare composta da 82 Camere, parte integrante della comunità d’affari dei Paesi in cui operano. Tra queste, la CCIC di Montréal è la terza per importanza.
Dunque si tratta di un’entità di grande rilievo che è, e che lo sarà sempre di più, il cuore dello sviluppo degli affari tra il Canada, il Québec in particolare, e l’Italia. Mi piace molto tutto ciò che è Italia, ne sono “affamato”, dunque per me è un orgoglio poter ricoprire questo incarico e spero di poter fare un bel lavoro per la comunità degli affari del Québec».
Le linee guida della sua presidenza?
«Innanzitutto – spiega – sto prendendo il tempo di familiarizzarmi con questo nuovo ruolo. Voglio analizzare la situazione, capire di cosa hanno più bisogno i nostri membri e partners in Italia ed in Canada, capire soprattutto dove sono o potrebbero essere le maggiori opportunità d’affari sull’asse Québec-Italia. Voglio procedere un passo alla volta, ma con passo fermo, per ottenere ottimi risultati nel tempo e per preparare le nuove strategie.
Il 2021, purtroppo, sarà un anno ancora particolare come il 2020. La pandemia ci ha obbligato a fare le cose in maniera diversa, ma dobbiamo essere pronti a cogliere le opportunità che si presentano.
Per esempio, già si parla di rilancio economico post-pandemia, e questo rilancio potrebbe avere un sapore tutto italiano. Ma sapore non vuol dire solo cibo o vino, settore in cui, lo sappiamo, l’Italia eccelle. A causa della pandemia la gente è rimasta a casa, non ha viaggiato, non ha speso per i ristoranti o per gli spettacoli; molti commerci sono in crisi per questo. Ha speso, però, per il “residenziale”, rinnovazioni, piscine, giardini. La gente tornerà ad uscire e a spendere, necessariamente ci sarà un rilancio e quando questo avverrà dovremo essere pronti a cogliere tutte le opportunità d’affari sull’asse Italia-Canada. Lì sarà il nostro focus!»
Quali potrebbero essere i settori da sviluppare?
«Ci sono – risponde D’Argenio – diversi settori di punta nei quali l’Italia eccelle. Uno di questi è quello dell’intelligenza artificiale. Su questo argomento abbiamo organizzato due edizioni del “Business forum Italia-Canada sull’IA”, e continueremo a sviluppare tale settore. Ci saranno sicuramente delle opportunità nel campo degli investimenti cosiddetti “green”, l’ambiente, le energie pulite e rinnovabili, la tecnologia digitale.
Gli imprenditori italiani o coloro che vogliono esportare un loro prodotto in Canada, e viceversa, devono sapere che alla CCIC di Montréal troveranno sempre del personale competente ed una gamma di servizi a loro disposizione. La Camera li accompegnerà in ogni fase del loro tentativo di commercializzazione dei prodotti.
Lavorerò, inoltre, a stretto contatto con i vari livelli governativi italiani e canadesi, con l’Ambasciata italiana in Canada e con il Consolato generale d’Italia a Montréal; sono sicuro che faremo un bel lavoro, sono fiducioso ed ottimista».
Eventi in programma per il 2021?
«Sì, molti. La Camera ha saputo reinventarsi, ha già una programmazione diversificata sia nei settori del Made in Italy tradizionale che in quello dell’high tech. Non appena la situazione lo permetterà torneremo ad incontrarci di persona per le attività di promozione delle eccellenze enogastronomiche come i Gala e le Serate di degustazione. Speriamo che nella seconda parte dell’anno ciò diventerà possibile. Nel frattempo dobbiamo cambiare un po’ il nostro modo di lavorare; continueremo con gli eventi online come quelli che sono stati organizzati lo scorso anno ed anche recentemente. La situazione può cambiare e dobbiamo tenerci pronti ad ogni evenienza ma se ci sono delle opportunità … saremo pronti a sfruttarle!»
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