Ansa/LONDRA – Per chi ancora avesse dubbi: la regina ha l’ultima parola su tutto. Questa volta si parla di guardaroba. Quello inconfondibile di Elisabetta II è il frutto del lavoro di una folta e operosa squadra di sarti e stilisti che può proporre modelli, suggerire soluzioni, azzardare accostamenti. Ma poi a decidere sarà sempre lei, con un ”senso dello stile molto spiccato” e un istinto pressoché infallibile. Lo racconta Angela Kelly , stilista personale della regina dal 1994, che in un libro ricco di fotografie rivela il ‘guardaroba del giubileo’ per i 60 anni di regno.
Un anno memorabile questo per Elisabetta II, diventata anche Bond Girl. Pieno di impegni e pieno di vestiti. Per ognuno una genesi elaborata durata anche mesi. La scelta del colore, per esempio, è tutt’altro che casuale: deve donare alla regina, essere adatto all’occasione, ma anche fare in modo che sua maestà spicchi, che sia tra la folla, in televisione, nelle fotografie. E allora il verde si evita per una passeggiata sul prato, se in visita in una scuola i colori sono vivaci con dettagli associabili ai bambini. Poi, il nero per i funerali, il giallo per gli eventi gioiosi. I tessuti, naturalmente, non sono una scelta facile. La Kelly racconta che la ‘regola base’ gliel’ha insegnata proprio la regina: ”si stringe un lembo di stoffa in un pugno e se una volta disteso appare ancora spiegazzato allora non fa per noi”.
Un altro ‘must’ dettato dalla sovrana è la lunghezza delle maniche, ai tre quarti e non troppo ampie: ”perché polsini reali che finiscono nella zuppa sono rigorosamente da evitare”. Quindi gli accessori: se nella mise è previsto un cappellino, lo staff deve ricordarsi di abbinare un foulard, nel caso dovesse rovinarsi con la pioggia. Una possibilità quest’ultima per niente remota nel Regno Unito, ma la regina non può certo restare nascosta sotto un ombrello: allora lo si usa trasparente, sempre, ma con il manico abbinato ai colori dell’abito. Di vitale importanza, poi, è il peso della borsetta, considerata la lunghezza di alcune cerimonie. Poi ci sono i cambi d’abito: nonostante l’età, sua maestà è spesso chiamata a cambiarsi più volte al giorno e anche con una certa velocità, per questo tutti i suoi abiti sono ‘attrezzati’ con sistemi di zip che facilitano i cambi senza rovinare l’acconciatura o il trucco. E qualche volta, rivela ancora Angela Kelly, “si usa un abile gioco di pesi per evitare situazioni potenzialmente imbarazzanti”.
Su una cosa però la ‘capo’ stilista tiene la bocca chiusa: la taglia indossata da sua maestà è top secret.