La notizia era nell’aria già da tempo ma ora c’è anche l’ufficialità. Il Primo ministro uscente Justin Trudeau si è recato domenica 15 agosto a Rideau Hall per incontrare la Governatrice generale del Canada Mary Simon e chiederle di sciogliere il Parlamento per indire nuove elezioni.
@R:La data delle elezioni, le 44esime della storia del Canada, è stata fissata a lunedì 20 settembre. È iniziata così, in periodo ancora di pandemia, con una possibile quarta ondata che “bussa alle porte”, la campagna elettorale che durerà un mese circa.
Le elezioni arrivano con un paio d’anni d’anticipo rispetto alla scadenza naturale, dato perfettamente in linea con la durata media dei governi di minoranza come questo di Trudeau appena giunto al capolinea. Ricordiamo, infatti, che le ultime elezioni si sono tenute il 21 octobre 2019.
I canadesi saranno chiamati alle urne per eleggere i 338 deputati che siedono alla Camera dei Comuni formata, al momento del suo scioglimento, da 155 deputati liberali, 119 conservatori, 32 del Bloc québécois, 24 del Nuovo Partito Democratico, 2 del Partito Verde, 5 indipendenti e 1 seggio vacante.
Cosa ha spinto Trudeau a scegliere proprio questa finestra di tempo per indire le elezioni?
I motivi sono vari. Innanzitutto i sondaggi, favorevoli. Il governo Trudeau ha trovato sulla sua strada, volente o nolente, un ostacolo enorme chiamato pandemia che ha assorbito gran parte delle sue energie e attenzioni. Per superarlo ha elargito soldi a tutti (PCU e compagnia bella). I canadesi… ringrazieranno!
Poi c’è il cosiddetto ostruzionismo parlamentare. Trudeau si è più volte lamentato del fatto che le opposizioni collaboravano scarsamente alla definizione di questa o quella legge o progetto di legge rendendo il parlamento “disfunzionale”. Per tale motivo vuole andare alle elezioni, per ottenere un governo di maggioranza in modo da avere tutta la latitudine possibile per portare a termine i suoi programmi.
Le opposizioni, in coro, hanno denunciato che questo non è il momento di fare elezioni vista la situazione pandemica che potrebbe creare non pochi grattacapi alla campagna elettorale, che notoriamente si basa sugli incontri, i comizi e le strette di mano, e all’organizzazione dello scrutinio con i seggi elettorali, il materiale e gli elettori stessi da “sanificare”.
Le urne diranno se Trudeau ha scelto il momento giusto. In caso contrario per il PM uscente si prospetta la fine della sua leadrship in seno al Partito Liberale del Canada.
