«L’8 marzo ci fermiamo puntualmente a riflettere sulla donna con le sue istanze e problematiche nella giornata internazionale a lei dedicata e divenuta spesso, nel corso del tempo, oggetto di strumentalizzazione politica, sociale e culturale a seconda del periodo storico o, in altri casi, ridotta a uno scambio di mimose con profitti lucrosi per i fiorai di tutto il mondo. Senza voler colpevolizzare troppo l’aspetto più ludico di una giornata che, peraltro, fu ispirata anche a tragedie come l’incendio di una fabbrica tessile a New York nel 1911 – in cui perirono 148 operaie d’origine italiana e dell’Est europeo –, ci piacerebbe che il mondo si interrogasse sul ruolo delle donne in questa nostra età caratterizzata da grandi cambiamenti socio-culturali. A distanza di parecchi decenni dalla conquista del diritto del voto, oggi il mondo femminile sembra non aver più nulla da rivendicare in fatto di riconoscimento dei diritti».